Giovedì 21 giugno 2018 è stata inaugurata la mostra dell’artista ungherese Rita Ackermann “Movimenti come monumenti”, presso la Triennale di Milano, a cura di Gianni Jetzer. La personale dell’artista, residente a New York, presenta un’ampia raccolta di opere che vengono collocate,all’interno dello spazio, una frontale all’altra, in forte comunicazione e in grado di creare un’intima atmosfera. Sono opere di grandi dimensioni che escono addirittura dalla tela che le ospita e rappresentano figure percepite in lontananza, spazi astratti e sconfinanti, linee che si intersecano su sfondi verdi.
Materia
C’è una contaminazione della superficie che spazia dalla presenza leggibile all’assenza percepibile, da linee che creano forme riscontrabili a conformazioni non facilmente deducibili. L’accumulo della materia si contrappone allo svuotamento della sostanza e crea una nuova enfasi e percezione dell’opera. Continua a leggere