Fino al 20.XI.2018 George Braque. La nascita del Cubismo, capolavori grafici. Deodato Arte, Milano

© Georges-Braque-1961

Martedì 9 ottobre 2018 è stata inaugurata l’esposizione che ogni anno, presso la galleria Deodato arte, vede come protagonista un artista storicizzato da affiancare agli artisti contemporanei emergenti e più affermati del panorama artistico.
Quest’anno la scelta vede la realizzazione di una mostra del grande maestro George Braque dal titolo “La nascita del cubismo, capolavori grafici”.
La sua carriera lo vede protagonista per le sculture e realizzazioni pittoriche ma di notevole importanza sono anche le opere grafiche, si passa dalle incisioni alle litografie, dalle acqueforti alle acquetinte, fino alle xilografie ed illustrazioni vere e proprie.

Cubismo

George Braque, insieme all’amico Pablo Picasso, è il fondatore del Cubismo, il movimento che ha respinto i canoni della prospettiva e promosso l’annullamento delle regole compositive, ricercando la semplificazione della forma fino ad arrivare ad una vera e propria stilizzazione dell’immagine, che perdeva man mano la fattezza originale e veniva trasformata in una nuova veste.

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Per il Festival della Crescita, Invito a cena da Alessandro Spadari, con ospiti speciali

© festival-crescita-alessandro-spadari

Tra il 18 e il 21 ottobre, a Milano, il Festival della Crescita ha animato lo storico Palazzo delle Stelline, con quattro giorni di incontri, talk, laboratori ed esperienze, spaziando dal talento all’educazione, dal lavoro alla comunicazione. Il tema per questa quarta edizione è “Futuro + Umano” che, con il nuovo saggio di Francesco Morace, punterà a essere un momento e un’opportunità per accogliere tutti gli esperti e i primi attori della crescita e dello sviluppo personale e imprenditoriale. In collaborazione con il Festival, Gnammo, la prima piattaforma italiana di social eating, ha organizzato alcuni eventi dal titolo “A cena con l’ospite”, in cui si ha la possibilità, attraverso una situazione informale, di dialogare sui contenuti inerenti alla manifestazione. Continua a leggere

Fino al 22.X.2018 Un grande numero. Segni Immagini Parole del 1968 presso BASE, Milano

Manifestazione davanti al palazzo di giustizia per la liberazione degli anarchici, Milano, 1969
(Si riconoscono il musicista Fabio Treves e il regista Marco Tullio Giordana)

Gli spazi dell’ex Ansaldo, situati in via Bergognone 34, sotto la gestione di BASE, ospitano fino al 22 ottobre la mostra “Un grande numero. Segni, immagini, parole dal 1968 a Milano”, curata da Fondazione ISEC, con la collaborazione dell’università IUAV di Venezia ed il contributo di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia.
Con lo scopo di narrare quello che è successo nel 1968 nella città di Milano ma anche nel resto del mondo, per mezzo di forme comunicative che venivano utilizzate dai movimenti, la mostra restituisce l’immagine di anni intensi in cui la mobilitazione giovanile si faceva sentire e riusciva ad arrivare a colpire l’opinione pubblica, facendosi strada tra i vari canali mediatici.

Un movimento

Fu un movimento che non colpì un piccolo raggio d’azione ma divenne globale, un mondo in rivolta che arrivò a determinarsi in America, in Francia, in Giappone ecc.

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A proposito di Maria Lai. Alla M77 Gallery di Milano presentato il libro di Elena Pontiggia

© Maria Lai

Presso la M77 Gallery di Milano, è stato presentato Maria Lai: Arte e relazione, libro di Elena Pontiggia dedicato alla grande artista nata da Ulassai, il 27 settembre 1919, e venuta a mancare nel 2013. Alla presentazione, oltre all’autrice del libro, sono intervenuti Maria Sofia Pisu, nipote dell’artista, e Cloe Piccoli, critica d’arte e insegnante presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. La volontà è quella di puntare i riflettori su Maria Lai, un’artista quanto mai attuale, con la sua capacità di trasmettere emozioni e sensazioni, un talento che parte dalle espressioni della cultura sarda antica, alla quale appartiene, fino ad arrivare all’arte contemporanea. Così la tela risulta essere il luogo dell’esperienza e non solo la superficie su cui rappresentare l’opera, perché l’arte è azione, luogo d’incontro e di relazioni proprio come per Alberto BurriPiero Manzoni e Lucio Fontana, arrivando ad avere un valore didattico, sociale e politico. Continua a leggere

Il Gesto dell’Io. Inediti di William Congdon dalla collezione Rapetti, in mostra a Milano

 

Presso la Biblioteca Sormani di Milano, è stata inaugurata la personale dell’artista americano Will
iam Grosvenor Congdon, dal titolo “Il gesto dell’Io”, visitabile fino al 23 ottobre, per commemorare il suo lavoro a vent’anni dalla sua scomparsa. L’esposizione, curata da Mario Cancelli, permette allo spettatore di scoprire una collezione inedita di quadri a cui abbiamo accesso grazie a Carlo Rapetti, assistente di studio dell’artista durante gli ultimi anni della sua vita, trascorsi nella bassa milanese.

Interesse per la pittura

Congdon entrò in rapporto con il mondo pittorico avvicinandosi alla corrente dell’Action Painting, realizzando le prime mostre durante gli anni ’40, presso la Betty Parsons Gallery. Innumerevoli i viaggi compiuti durante il suo vissuto, distaccandosi dalla corrente degli Espessionisti Astratti e cercando un proprio stile e metodo di sviluppo artistico, che arriverà al suo esordio durante il soggiorno in Italia. Dopo diverse visite a Napoli, Venezia ed Assisi l’artista decise di trasferirsi definitivamente a Gudo Gambaredo, nella Bassa milanese, incontrando il suo assistente, Carlo Rapetti, l’unica persona che potrà entrare nel suo studio, adiacente a un monastero benedettino, e che avrà la capacità di evitare che certi lavori vadano distrutti.

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