Fino al 31.VII.2018 UN, UNO, UNA. JANEZ JANŠA, JANEZ JANŠA, JANEZ JANŠA MLZ ART DEP – Spazio Gamma, Milano

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Prorogata fino al 31 luglio la mostra “Un, uno, una. Janez Janša, Janez Janša, Janez Janša”, a cura di Francesca Lazzarini, inaugurata nel nuovo Spazio Gamma con bookshop, nella zona Isola di Milano. Un nuovo spazio espositivo che vede lo studio e la ricerca dell’arte visiva contemporanea. La prima esposizione prevede di portare in scena tre artisti concettuali, residenti in Slovenia che decidono di modificare i loro nomi utilizzando quello di un personaggio politico conservatore Janez Janša, diventato primo ministro ed oggi facente parte di una forte opposizione. Un metodo e una strategia che scelgono di adottare per deridere il sistema politico attivo, esprimendo però il loro agire con una vena puramente personale, tra il privato e l’espressione artistica ma in veste pubblica.
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Fernanda Wittgens, Una vita per Brera. Presentato il libro dedicato alla storica direttrice

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Nella sala della Passione, presso la Pinacoteca di Brera, è stato presentato il libro che racchiude per la prima volta l’intera biografia di Fernanda Wittgens, direttrice per trent’anni della Pinacoteca di Brera, soprintendente e storica dell’arte. “Sono Fernanda Wittgens. Una vita per Brera” (Skira) comprende anche un’introduzione di James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera e Biblioteca Nazionale Braidense di Milano.

Storia di Fernanda Wittgens

Fernanda Wittgens iniziò il suo lavoro come assistente di Ettore Modigliani, subentrando come responsabile di Brera dopo il luglio del 1938, quando uscirono i primi articoli antisemiti, gli “Amici di Brera” furono messi al bando e il direttore, in quanto ebreo, fu cacciato. Da sempre in forte opposizione al regime fascista, fu denunciata e costretta al carcere per aver aiutato delle persone ebree a scappare in Svizzera ma, dopo sette mesi, fingendo una malattia, fu scarcerata. Nel 1950 riuscì a restituire al paese la Pinacoteca e inaugurare la “grande Brera”, in memoria al suo mentore, Ettore Modigliani.

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Fino al 29.IX.2018 Wolfram Ullrich. Puro colore, Pura forma – Dep Art Gallery, Milano

© Dep Art Gallery

Dal 21 giugno al 29 settembre 2018 è esposta, presso la Dep Art Gallery di Milano, la prima mostra monografica, in Italia, dell’artista tedesco Wolfram Ullrich dal titolo “Puro colore, pura forma”. La mostra, curata da Matteo Galbiati, ospita venti opere realizzate site-specific per l’esposizione che si presentano di piccole, medie o grandi dimensioni. Sono forme posizionate a parete che vengono percepite dallo spettatore come sospese all’interno dello spazio, con volumi e forme diverse che ondeggiano e disorientano chiunque entri in contatto con loro. Opere che lievitano dalla superficie piatta della parete espositiva, creando una propria identità fisica che prende spazio all’interno della galleria. Continua a leggere

Il “CANTIERE” francese di Roberto Coda Zabetta

© 180517_foto-Blomqvist_makingoff_02

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Si intitola “Cantieri” il progetto che l’artista Roberto Coda Zabetta ha inaugurato lo scorso 2 giugno in Bretagna, e presentato a Milano pochi giorni fa.

Il progetto prevede la realizzazione di un’opera d’arte in una struttura architettonica che entra in confidenza con il lavoro, per fondersi in un dialogo ristretto che porta alla realizzazione di un “aspetto inaspettato”.
Il primo lavoro, Cantiere 1 – Terrazzo, è stato realizzato nel complesso di SS. Trinità delle Monache, Ex Ospedale militare a Napoli, su una terrazza al di sopra dell’edificio che permetteva di comunicare con l’intera città.
L’artista per dieci mesi ha spostato il suo studio qui, zona Quartieri Spagnoli, e ha realizzato una tela di 1.500 metri quadrati e rimasta esposta per un anno consecutivo. Col tempo i pigmenti usati mutano, alcuni “escono” ed altri svaniscono.

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L’arte del confine. La Other Size Gallery continua il suo progetto sulle realtà periferiche

© Mario Giacomelli, Presa di coscienza sulla natura, 1976-80. Courtesy Archivio Mario Giacomelli - Rita Giacomelli

© Mario Giacomelli, Presa di coscienza sulla natura, 1976-80. Courtesy Archivio Mario Giacomelli – Rita Giacomelli

La programmazione di Other Size Gallery, il nuovo spazio espositivo milanese, continua con “Marka-Territori di confine“, collettiva che sarà visitabile fino al 15 settembre. La curatrice della galleria, Maria Savarese, prosegue il suo lavoro con una selezione di otto artisti che lavorano sulle colline marchigiane e che promuovono Casa Sponge, realtà in cui interagiscono e nascono nuovi pensieri artistici. Dopo la mostra di Christian Leperino, l’attenzione continua a focalizzarsi sulle realtà periferiche di zone difficilmente prese in considerazione e che invece meritano di essere osservate. Lo stesso titolo, “Marka”, si riferisce alle storiche terre di confine che sono state incorporate, dando origine al nome plurale delle Marche. Il progetto nasce dal dialogo tra Maria SavareseGiovanni Gaggia, direttore artistico di Casa Sponge che, dal 2008, promuove l’attività di una residenza di campagna dove artisti e curatori italiani e stranieri, si ritrovano per confrontarsi e sviluppare un progetto da proporre al pubblico, senza vincoli formali e gerarchici.

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