Fino al 5.IV.2019 Yoje Dondich – La sinestesia delle forme – Palazzo dei Giureconsulti, Milano

© Yoje Dondich

L’8 marzo 2019 è stata inaugurata la prima mostra italiana dell’artista messicana Yoje Dondich, dal titolo “La sinestesia delle forme”. L’esposizione, ideata da Must Wanted Group che promuove l’arte messicana ad ampio spettro e la collaborazione del Consulado de Mèxico en Milano, rimarrà fino al 5 aprile 2019 presso gli spazi della nota sede storica di Palazzo Giureconsulti. Continua a leggere

Fino al 9.IX.2018 Corpus. JAVIER MARÌN MUDEC – Museo delle culture, Milano

 

© Javier-Marin-En-Blanco-Segunda-version

Il 20 giugno 2018 è stata inaugurata, presso il MUDEC – Museo delle Culture di Milano, la personale dell’artista messicano Javier Marín dal titolo “Corpus”, a cura di Christian Barragán. Un lavoro che vede il proseguimento espressivo rivolto agli artisti messicani, a seguito della mostra dedicata a Frida Kahlo. Una rassegna antologica che si concluderà il 9 settembre del 2018 e vede in mostra una selezione di 36 opere provenienti dal Messico, da Pietrasanta e dalla Val Gardena, che raccolgono i punti più importanti del suo operato in trent’anni di lavoro. Per l’occasione è stata realizzata la scultura in legno di grandi dimensione Cabeza Chico Grande con l’aiuto di professionisti specializzati.

Exursus

Dieci anni fa l’artista era già approdato a Milano invadendo gli spazi di Palazzo Reale e Piazza della Scala con i volti famosi, di grandi dimensioni, che prendono il nome di “Cabezas”, sculture colorate dalle fisionomie femminili e aveva presenziato alla Biennale di Venezia del 2003 con l’opera En Blanco, un manto di volti e corpi che oggi ritroviamo all’ingresso della mostra. Continua a leggere

Fino al 29.IX.2018 Wolfram Ullrich. Puro colore, Pura forma – Dep Art Gallery, Milano

© Dep Art Gallery

Dal 21 giugno al 29 settembre 2018 è esposta, presso la Dep Art Gallery di Milano, la prima mostra monografica, in Italia, dell’artista tedesco Wolfram Ullrich dal titolo “Puro colore, pura forma”. La mostra, curata da Matteo Galbiati, ospita venti opere realizzate site-specific per l’esposizione che si presentano di piccole, medie o grandi dimensioni. Sono forme posizionate a parete che vengono percepite dallo spettatore come sospese all’interno dello spazio, con volumi e forme diverse che ondeggiano e disorientano chiunque entri in contatto con loro. Opere che lievitano dalla superficie piatta della parete espositiva, creando una propria identità fisica che prende spazio all’interno della galleria. Continua a leggere