Letizia Cariello, Seven Gates | Galleria Fumagalli

© Letizia Cariello, Seven Gates

È visitabile ancora per pochi giorni la personale di Letizia Cariello, dal titolo “Seven Gates” presso la Galleria Fumagalli a Milano. La mostra, curata da Giorgio Verzotti, propone delle opere site-specic come delle finte finestre ognuna con la propria identità e rappresentazione stilistica. Disegnate a mano dall’artista su carta da lucido e innestate su dei chiodi, vengono completate da un filo rosso per delineare le inferiate, ad amplificare un senso di protezione non reale. Continua a leggere

Tre artisti per il Press Day di Domingo Communication

© T_YONG__CHUNG

In occasione della ventesima edizione di Domingo Communication Press Day, promossa dall’agenzia di comunicazione di Milano Domingo Communication, è stata presentata la mostra “EVIDENCE(D) High-Level Perception”, esposizione focalizzata sul connubio tra arte contemporanea e moda. L’esposizione è inserita in SUNDAYS – connessioni senza barriere, progetto incentrato sulle relazioni sociali nell’epoca digitale, utilizzando tecniche espressive trasversali, tra cinema, fotografia, letteratura e grafica. Tre sono gli artisti coinvolti nel percorso espositivo, Arthur DuffFabio Roncato e T-Yong Chung, con la collaborazione di Stefano ColettoMarignana Arte e Renata Fabbri, creando un’unica esperienza basata sul dialogo tra lo spazio, l’opera, gli abiti e il pubblico, coinvolto in prima persona. Il percorso si sviluppa attraverso un’ambiente esteso su tre piani, dove si è catturati da nuove forme espressive, stimolando una connessione che arriva a toccare tutti i nostri sensi, per un nuovo modo di percepire l’esperienza. Continua a leggere

Barbara Probst | Monica De Cardenas

© Barbara-Probst-Monica-De-Cardenas-Gallery-

Fino al 30 novembre 2019 la galleria Monica De Cardenas presenta la personale dell’artista tedesca Barbara Probst. Dopo aver studiato scultura all’Accademia di Monaco e fotografia all’Accademia di Düsseldorf ha scelto di vivere tra New York e Monaco. I suoi lavori sono stati presentati al MoMa di New York nel 2006, nella mostra “New Photography”, al Museum of Contemporary Photography di Chicago, al National Museum of Photography di Copenhagen e recentemente presso Le Bal a Parigi. L’artista lavora interrogandosi sulle possibilità che una singola immagine ha di rispecchia la realtà, lo stesso momento viene immortalato, attraverso la macchina fotografica, da punti di vista differenti e con metodologie diverse, dal bianco e nero su pellicola, a lucidi a colori e colori negativi. Continua a leggere

Con Museomix 2019 i musei di Ancona e Firenze si aprono alla tecnologia

© Museo-Città-Ancona

Museomix torna in Italia dall’8 al 10 novembre 2019, al Museo della città di Ancona e al Museo di Antropologia ed Etnologia di Firenze. Negli stessi giorni il format si svolgerà anche fuori dall’Italia, toccando il Belgio, l’Ecaudor, la Svizzera, la Francia e, infine, il Canada, arrivando a contaminare 11 musei differenti. Museomix è un evento nato in Francia nel 2011 con l’intento di portare la tecnologia nei musei e a contatto con gli specialisti del settore artistico, invitando programmatori informatici a trovare, nell’arco di 72 ore, dei metodi innovativi per la fruizione delle opere all’interno delle collezioni permanenti, scoprendo un modo per coinvolgere ulteriormente il pubblico con nuovi espedienti. Continua a leggere

Appuntamento da ExtraDry con la giovane videoarte del Premio StraightUp

© Giulio Scalisi, Like Ghosts 2014

Che ne direste di portare l’arte fuori dai contesti istituzionali? Estrapolarla dalle situazioni espositive create ad hoc – e diciamolo, un po’ ingessate – per incrociare altri ambiti, altri momenti. Pensando in termini simili, dopo il progetto ExtraDry, curato da Peep-Hole per tre edizioni, dal 2013 al 2016, Case Chiuse, il progetto fondato da Paola Clerico nel 2014 e del quale abbiamo scritto in diverse occasioni, propone un nuovo modello di programmazione e presenta StraightUp, un premio per artisti giovanissimi che, così, avranno l’occasione di promuovere le loro opere e la loro ricerca negli spazi di Dry Milano. Un locale diventato ormai iconico in città, per il suo linguaggio ultra moderno, capace di creare una certa affinità tra arte contemporanea e fruitore. Insomma, un luogo adatto alla sperimentazione, che apre le porte alla videoarte come tecnica di espressione, mettendosi in gioco a 360° gradi. Continua a leggere