È con la firma del fotografo Stefano De Luigi, vincitore quattro volte del World Press Photo, che è stato inaugurato il nuovo progetto “Televisiva” il 5 febbraio, alla Other Size Gallery by Workness di Milano. Un ciclo espositivo facente parte di un programma interamente dedicato alla fotografia d’autore, con quattro appuntamenti l’anno, che in questo caso propone una trentina di scatti in bianco e nero che ripercorrono i momenti principali della scena televisiva italiana durante gli anni Novanta. La mostra, curata da Giusy Affronti, (fino al 10 aprile 2020) ci permette di fare un tuffo nel passato, quando i reality ed i programmi d’intrattenimento rappresentavano il Paese, facendoci riflettere su quanto il sistema televisivo influisse, ed ancora oggi continua a farlo, con la società stessa. Continua a leggere
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Maïmouna Guerresi, Rûh/Soul | Officine Milanesi
Giovedì 14 novembre è stata inaugurata la personale di Maïmouna Guerresi, dal titolo “RÛH/SOUL”, che si protrarrà fino al 18 gennaio 2020, presso la galleria Officine dell’Immagine, a cura di Silvia Cirelli. Artista italo-senegalese, famosa a livello internazionale, recentemente protagonista indiscussa del Lagos Photo Festival, arriva con la più ampia mostra presentata fino ad oggi in Italia. Una mostra in cui sono le immagini che parlano da sole, otto gli scatti scelti ed il formato risulta essere sconvolgente perché alcune opere superano i tre metri di altezza, tendendo a coprire superfici di grandi dimensioni. Non solo la fotografia viene utilizzata come tecnica espressiva ma anche il video, la scultura ed inserite alcune installazioni. Evidente nel suo operato, è la grande forza rappresentativa connessa alla sensibilità in chiave contemplativa, carica di simbolismi e spiritualità. Continua a leggere
Stefano Romano, Giovanni De Lazzari | Fondazione Pini a Milano
La Fondazione Pini presenta due mostre dedicate all’arte contemporanea, la prima di Stefano Romano dal titolo “Monumenti impermanenti”, la seconda intitolata “Giorni segreti” di Giovanni De Lazzari, entrambe esposte negli spazi in Corso Garibaldi 2. La prima mostra, curata da Gabi Scardi, sarà presente fino al 20 dicembre 2019 e vede esposte opere inedite dell’artista realizzate negli ultimi anni, in particolare fotografie, video e performance. I lavori di Stefano Romano, attivo tra l’Italia e l’Albania, indagano le numerose contraddizioni della società in cui vive. Partecipa in prima persona proponendo una realtà in cui è evidente l’instabilità tra un passato difficile, di cui gli stessi edifici portano ancora i segni, e un futuro confusionario, difficile da delineare. Questi temi sono presenti nel video, qui in anteprima assoluta, dal titolo Zanafilla che significa origine, in cui è portata in scena la vicenda del Teatro Nazionale e del Teatro Sperimentale di Tirana, che è in programma di essere demolito, nonostante le innumerevoli proteste dei cittadini. L’artista si domanda come un paese possa scrivere il suo futuro se è in grado di cancellare senza ripensamenti il proprio passato. Continua a leggere
Loredana Longo Creative Executions | Officine Saffi
Con “Creative Executions”, presso Officine Saffi a Milano (fino al 20 dicembre 2019), Loredana Longo conclude il ciclo di tre appuntamenti performativi che ha realizzato con la galleria nel corso dell’anno. Artista di origine siciliana, che vive e lavora a Milano, Longo opera con svariate tecniche espressive ed utilizzando materiali differenti, realizzando installazioni site specific, fotografie, video e performance, in cui il pubblico spesso viene coinvolto. Molteplici le mostre realizzate in Italia e all’estero in cui traspare la sua ricerca che parte da un’indagine personale per confrontarsi con la società esterna, definendone i temi sociali e indagando l’estetica della violenza e le sue risoluzioni formali. Continua a leggere
Letizia Cariello, Seven Gates | Galleria Fumagalli
È visitabile ancora per pochi giorni la personale di Letizia Cariello, dal titolo “Seven Gates” presso la Galleria Fumagalli a Milano. La mostra, curata da Giorgio Verzotti, propone delle opere site-specic come delle finte finestre ognuna con la propria identità e rappresentazione stilistica. Disegnate a mano dall’artista su carta da lucido e innestate su dei chiodi, vengono completate da un filo rosso per delineare le inferiate, ad amplificare un senso di protezione non reale. Continua a leggere