Nella sala della Passione, presso la Pinacoteca di Brera, è stato presentato il libro che racchiude per la prima volta l’intera biografia di Fernanda Wittgens, direttrice per trent’anni della Pinacoteca di Brera, soprintendente e storica dell’arte. “Sono Fernanda Wittgens. Una vita per Brera” (Skira) comprende anche un’introduzione di James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera e Biblioteca Nazionale Braidense di Milano.
Storia di Fernanda Wittgens
Fernanda Wittgens iniziò il suo lavoro come assistente di Ettore Modigliani, subentrando come responsabile di Brera dopo il luglio del 1938, quando uscirono i primi articoli antisemiti, gli “Amici di Brera” furono messi al bando e il direttore, in quanto ebreo, fu cacciato. Da sempre in forte opposizione al regime fascista, fu denunciata e costretta al carcere per aver aiutato delle persone ebree a scappare in Svizzera ma, dopo sette mesi, fingendo una malattia, fu scarcerata. Nel 1950 riuscì a restituire al paese la Pinacoteca e inaugurare la “grande Brera”, in memoria al suo mentore, Ettore Modigliani.