Fino al 30.III.2018 Fabio Viale, Lucky Ehi Galleria Poggiali, Milano

Lucky Ehi arriva a Milano

Fabio Viale apre la sede di Milano della Galleria Poggiali, “Lucky Ehi”, un progetto site-specific in cui la scultura, la performance e l’elemento sonoro coesistono focalizzandosi tutti sugli stessi temi.
Viale parte dalla replica straordinariamente minuziosa e quasi fedele della Pietà vaticana di Michelangelo Buonarroti ma sottraendola della figura di Cristo: Maria ha una lacerazione sul grembo che viene colmata nel manifesto, contrapposto alla scultura, in cui si presenta sulle sue ginocchia la figura di Lucky Ehi. Lucky è un ragazzo nigeriano, fuggito a causa di una persecuzione religiosa, la sua fede però lo porterà in Italia ma in particolare tra le braccia consolatorie di Maria che allevia il dolore e apre le sue braccia al genere umano.

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Fino al 15.I.2018 Luca Maria Patella, NON OSO / OSO NON ESSERE. Galleria Milano, Milano

Dichiarazione di una propria identità

Dal 30 novembre 2017 al 15 gennaio 2018 viene esposta, presso la Galleria Milano, la mostra di Luca Maria Patella che prende il titolo di “NON OSO/OSO NON essere“, a cura di Alberto Fiz e viene presentata con un nuovo allestimento, seguendo quello creato dall’artista per la Galleria Il Ponte di Firenze, da cui provengono tutte le opere.
“NON OSO/OSO NON essere” è dichiarazione a tutti gli effetti della creazione di una propria identità, che prevede il non perdersi nella rappresentazione di una immaginaria sperimentazione artistica ma trascendere direttamente nella creazione. Il “non essere” è da corrispondersi ad un inconscio, quel qualcosa che non è presente ma influisce sul nostro essere; una comunicazione a tutti gli effetti tra inconscio e coscienza.

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Fino al 6.I.2018 Genovesino, Natura ed invenzione nella pittura del seicento. Museo Civico “Ala Ponzone” Cremona

© Mara Vitali Comunicazione, Luigi Miradori detto Il Genovesino, (Cremona, Pinacoteca Civica)

Prima fase

In concomitanza con la mostra del Caravaggio, presso Palazzo Reale a Milano, Cremona decide di portare in scena e dare risalto ad uno dei suoi pittori più affermati nel seicento, Luigi Miradori (Genova 1605- Cremona 1656), detto il Genovesino.
La mostra nell’Ala Ponzone del Museo Civico di Cremona presenta oltre cinquanta opere provenienti da istituzioni e collezioni anche straniere, che restituiscono l’importanza che l’artista ha avuto nell’espressione figurativa del Barocco lombardo.
Il percorso museale inizia con la prima fase, coincidente con il periodo ligure. Il rimando è alla scuola di Caravaggio e al territorio in cui risiedeva; l’opera la Suonatrice di liuto dei Musei di Palazzo Rosso a Genova, può raccontare e accogliere tutte le suggestioni iniziali.

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Volare insieme a Marc Chagall. La mostra immersiva. Museo della Permanente, Milano

Sogno di una notte d'estate. Museo della Permanente. Milano, 2017

© Arthemisia. Allestimento Chagall. Museo della Permanente, Milano, 2017

Per la prima volta in Italia, fino al 28 gennaio 2018, presso il Museo della Permanente di Milano, la mostra-spettacolo “Chagall. Sogno di una notte d’estate”, espressione di una nuova fruizione dell’arte, per una interazione effettiva tra esperienza visiva e creativa, in cui lo spettatore è totalmente coinvolto e, attraverso i sensi e l’immaginazione, diventa il protagonista.

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Fino al 23.XII.2017 Salvo. Un’arte senza compromessi. Galleria Dep Art, Milano

Salvo (Salvatore Mangione) - Alba

© Dep Art gallery. Salvo, Alba, 1989, olio su tela, 200 x 250 cm

Fino al 23 dicembre 2017 viene portata in mostra la terza personale, presso la galleria Dep Art, dell’artista Salvo (Salvatore Mangione –  Enna, 1947 – Torino, 2015), a cura di Matteo Galbiati. Un pellegrinaggio che vede come protagoniste trenta opere che ripercorrono quarant’anni di carriera dell’artista siciliano; si parte dai lavori degli anni settanta che vedono l’avvicinarsi di Salvo all’espressività dell’Arte Povera, corrente teorizzata da Germano Celant, realizzando i primi lavori sulle lapidi in cui la monumentalità artistica, per il materiale e la forma, si contrappone all’ironia divertita dell’artista che utilizza una tela di pietra. Continua a leggere