Presso il PalaCinema di Locarno, si è tenuta la presentazione del progetto “I Cercatori di Luce”, con video mostrati in anteprima, grazie alla coproduzione del Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive-CISA. Il PalaCinema, dal 4 al 10 febbraio, ha assunto nuove sembianze, diventando un’ambiente di produzione e creazione cinematografica, per la realizzazione di una videoinstallazione immersiva, in cui attori reali vengono catapultati in un paesaggio artificiale realizzato in 3D, con lo scopo di contaminare la parte reale e la parte digitale, ombre e luci comprese.
Progetto artistico
Per molti anni Giuliana Cunéaz ha tenuto nel cassetto questo progetto, nato da innumerevoli sogni e da una visione d’insieme in cui ognuno è chiamato a partecipare con la propria dedizione e le proprie peculiarità, per illuminare un mondo che sta morendo e sembra condurci nell’abisso. Come Dante si ritrovò a viaggiare in una selva oscura, allo stesso modo gli artisti, oggi, sono costretti a confrontarsi con le tenebre, per poter arrivare alla formulazione di un proprio linguaggio. I Cercatori di Luce sono quei temerari che non si rassegnano all’oscurità ma persistono nel loro cammino: la passione richiede sacrificio ed impegno. Questo lavoro pone l’accento sulle diversità ma anche sulla collaborazione per un fine comune, trasmettendo un messaggio sociale e ambientale attraverso una sperimentazione di ultima generazione, incentrata sulla ricerca della luce come fonte per rigenerarsi in un mondo fortemente messo a rischio.